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Immagine del redattoreDr.ssa Caudia Scarpati

USCIRE DA UN CONFLITTO IN 5 MOSSE

Spesso, nella mia esperienza di terapeuta di coppia, ho visto coppie che si trovano ad avere la stessa discussione, con lo stesso schema, più e più volte.

Tali discussioni vengono rapidamente esacerbate da urla, svalutazioni e incomprensioni, senza essere in grado di tornare al motivo iniziale del conflitto e sentirsi in grado di gestirlo.

Effettivamente, molte coppie non hanno mai davvero appreso un modo per gestire efficacemente il conflitto e così, dopo anni, questo schema disfunzionale va ad erodere l’amicizia all’interno della coppia, così come l’intimità emotiva e sessuale.


Una delle abilità più importanti che caratterizzano le coppie che funzionano, è proprio la capacità di riparare DOPO aver avuto un litigio, grande o piccolo che sia.

Scusarsi o dire semplicemente che ci dispiace, spesso non basta e, anche laddove fosse sufficiente a riportare un buon grado di serenità, non avrete comunque imparato molto su come migliorare le cose in futuro.


Come è stato dimostrato da numerose ricerche, non è importante ciò per cui si litiga, ma come si ripara quando le inevitabili differenze di personalità, prospettiva e bisogni si scontrano.

Se non elaborate questi conflitti, allora potreste ritrovarvi entrambi a sentirvi mancati di rispetto, soli e trascurati, alla deriva l'uno dall'altro come due navi senza ancore.


La strategia evitante del "basta superare la cosa e andare avanti" funziona solo temporaneamente, nel migliore dei casi.

Infatti, questo approccio alla risoluzione del conflitto è spesso una risposta appresa dalla convinzione interiorizzata che nessuno sarà mai lì per voi quando ne avrete bisogno, quindi è meglio non tentare nemmeno di discutere le cose.


Sfortunatamente, gli incidenti spiacevoli che non sono stati affrontati sciolgono la connessione positiva in una relazione, creando un abisso tra i partner.

Con significativi problemi irrisolti, diventa quasi impossibile ristabilire quella connessione emotiva necessaria per una relazione sicura.

Di conseguenza, spesso perpetuiamo l'insicurezza nel nostro rapporto, anche per cose molto futili, perché non ci sentiamo abbastanza sicuri da esprimere le nostre emozioni più profonde e fragili come la tristezza, il dolore, la solitudine, la paura dell'abbandono o del rifiuto, la vergogna di non essere "abbastanza" o di essere "troppo".


Invece, i nostri partner vedono un lato diverso di noi.

Vedono la nostra rabbia, la gelosia, il risentimento e la frustrazione.

Nascondiamo le nostre emozioni più dolci dietro una maschera di emozioni più dure e reattive, mentre le nostre cattive strategie di comunicazione continuano a distruggere la nostra connessione emotiva, rendendo più difficile per il nostro partner sentire il nostro desiderio di amore e connessione.


La buona notizia è che imparare ad elaborare gli incidenti spiacevoli rende più facile per noi riconnetterci e infine crescere.

È stato infatti evidenziato come le coppie che sono in grado di elaborare gli eventi dolorosi del passato, saranno poi in grado di costruire un rapporto forte come l'acciaio.

Discutere insieme un episodio spiacevole diventata il fuoco attraverso il quale imparano a forgiare un legame sempre più forte.


Vediamo quindi come fare:

Prima di tutto, è necessario avviare l'esercizio in un momento nel quale entrambi si sentono in grado di poter parlare di quanto accaduto senza ritornarci sopra: le emozioni sono più calme e ci si sente disposti a comprendere l’esperienza emotiva dell’altro, partendo dal presupposto che ognuna delle realtà emotive è legittima.

È quindi fondamentale non cercare di persuadere il partner, ma cercare, reciprocamente, di entrare in uno spazio emotivo nel quale entrambi possono essere presenti l’uno con l’altro.

L'idea di base dell'esercizio è che non esiste una realtà assoluta in ogni conflitto relazionale, ma piuttosto due realtà soggettive o punti di vista: entrambi hanno ragione.

Una volta stabilito questo clima, si può iniziare l’esercizio:


1. ESPRIMI COME TI SEI SENTITA/O DURANTE L'EPISODIO

L'obiettivo di questo passo è di elencare solo i sentimenti che hai provato durante questo evento.

Non condividere perché ti sei sentito così e non commentare i sentimenti del tuo partner.

È importante seguire le regole dell'ascolto attivo usando il pronome "io" - cioè descrivere semplicemente come ci si sente senza incolpare l'altro.

Quindi, si dovrebbe dire "Mi sentivo preoccupato", non "Mi hai fatto preoccupare", o "Mi sentivo solo", non "Mi hai fatto sentire solo".

Ascoltare il partner mentre esprime i propri sentimenti in modo chiaro e non colpevolizzante, può attivare un'empatia ed una comprensione molto profonde e già questo, da solo, fa un'enorme differenza.


2. CONDIVIDERE IL PROPRIO PUNTO DI VISTA SU QUANTO ACCADUTO E CONVALIDARSI A VICENDA

Concentratevi sull'"io" e su ciò che avete notato ("ho sentito..." e NON "me l'hai detto tu") e su cosa avevate bisogno durante l'evento, evitando di criticare il vostro partner.

Dopo questa condivisione, passate a convalidare il punto di vista dell’altro dicendo cose come: "Quando vedo le cose dalla tua prospettiva, ha perfettamente senso la tua rabbia".

Dopo aver convalidato l'esperienza del vostro partner, chiedetegli: "Ho capito bene?"

Se la risposta è negativa, chiedete al partner di condividere ciò che non state capendo e continuate a convalidare fino a quando l’altro non dice di sì.

La convalida non significa che sei d'accordo, ma che puoi capire almeno anche solo una parte dell'esperienza del tuo partner sul quanto accaduto.

Non passate alla fase successiva finché entrambi i partner non si sentono compresi.


3. RIVELA I TUOI FATTORI SCATENANTI SOTTOSTANTI

Sotto i conflitti difficili, anche su cose apparentemente insignificanti, ci sono sempre fattori scatenanti profondi.

Queste sensibilità derivano dalle storie personali e spesso fanno sì che eventi minori si trasformino rapidamente in grandi scoppi.

Durante questa fase, fate a turno per parlare e ascoltare e rivelate cos’è che ha scatenato in voi quel tipo di reazione.

Aggiungete qualsiasi esperienza precedente relativamente a quando vi siete sentiti in un modo simile in passato, magari durante le vostre relazioni precedenti o l’infanzia, e condividetela con il vostro partner, così che possa capire la vostra sensibilità.


4. ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DEL PROPRIO RUOLO NELLA DISCUSSIONE

È utile riconoscere le cose che ci spingono a comunicare male l'uno con l'altro, assumersi la responsabilità e scusarsi.

Questo passo consiste proprio nel riconoscere i propri meccanismi di boicottaggio, nell'assumersi la responsabilità della propria parte nel conflitto e nel chiedere scusa.


5. PIANIFICAZIONE PREVENTIVA

Si tratta di avere una conversazione aperta con il vostro partner e pianificare qualcosa che potreste fare in futuro per migliorare la discussione relativa a questo problema laddove si ripresentasse.

Condividete poi qualcosa che pensate che il vostro partner possa fare per migliorare la situazione.

Ricordate di fare una richiesta positiva e fattibile, come "Ho bisogno di sapere di più su ciò che ti ha stressato ultimamente", non "Ho bisogno che tu smetta di essere un idiota".

Quindi, ci si chiede molto direttamente: qual è una cosa che il mio partner può fare diversamente la prossima volta?

E qual è una cosa che io posso fare diversamente la prossima volta?

Concentratevi su ciò su cui potete essere d'accordo insieme.



Ogni conflitto, anche quello più spiacevole, offre sempre un'opportunità per una comprensione più profonda dell'altro.

Il problema è che spesso non ripariamo o non prendiamo misure proattive per evitare che si intensifichino e si ripetano in futuro.


Costruire una grande relazione è un lavoro duro e richiede la crescita di entrambi i partner.

A volte questo significherà elaborare eventi difficili e tollerare il disagio.

La buona notizia è che questi incidenti spiacevoli, una volta elaborati, possono essere usati per costruire una relazione più forte e significativa.





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