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Immagine del redattoreDr.ssa Caudia Scarpati

PERCHE' MI FAI QUESTO? Il bisogno di dare un senso a ciò che senso non ha

Aggiornamento: 27 nov 2019

“Come ha potuto farmi questo dopo tutto quello che c’è stato tra di noi? Ha detto di amarmi. Io so che mi ama. Come può qualcuno che ama l’altro in modo così perfetto e totale comportarsi come il più meschino degli esseri umani?”


Quante volte sento questi interrogativi a studio; quante volte li leggo nei commenti di chi segue questa pagina… e quanto dolore e quanta confusione accompagnano questi interrogativi. Una delle principali caratteristiche di una persona empatica consiste proprio nel voler comprendere i dettagli di qualsiasi aspetto relazionale. Questo avviene non per una inconsulta testardaggine o per una malsana forma di curiosità; l’obiettivo della persona empatica è sempre uno: comprendere al fine di aiutare. Aiutare l’altro; aiutare la relazione. Per una persona empatica diventa fondamentale comprendere ciò che è accaduto e trovare un senso logico a ciò che si è vissuto. Questo è il motivo per il quale una vittima impiega tantissimo tempo (mesi, a volte anni) a rileggere ed analizzare dettagliatamente il comportamento subìto. È una naturale reazione empatica. Se si è in grado di comprendere il funzionamento dell’altro, allora ci si potrà orientare nella direzione di curare, sanare, recuperare il rapporto.

Una persona empatica ha sempre bisogno del lieto fine. Di conseguenza, nel momento in cui si trova a fronteggiare la fase della svalutazione, la vittima entra in uno stato di shock e di disorientamento cognitivo ed affettivo. “Ieri era la persona più dolce ed innamorata del mondo ed oggi è freddo, distante, umiliante”. Non ha senso. Un narcisista riesce a convincere la propria vittima di esserne innamorato, la coinvolge in una seduzione abbagliante. E poco importa che si sia davanti a dichiarazioni vuote e false: la vittima cade. Di conseguenza, nel momento in cui inizia la svalutazione, la domanda più tipica che si pone la vittima è: “Come può farmi tanto male, nel momento in cui mi ama così profondamente?”.

La contorta e assurda logica che sottende la comunicazione narcisistica ha come finalità primaria quella di mantenere la vittima agganciata per tre ragioni fondamentali: - una persona empatica ha bisogno di capire cosa sta succedendo; - ha bisogno di prendersi cura della relazione; - ha bisogno di rivivere la fase dell’idealizzazione. Basta anche solo un piccolo assaggio della fase del love bombing e la vittima si riaggancia, in uno stato di confusione e disperazione crescente.


PERCHE’ MI FA COSI’ TANTO MALE? La risposta può essere rintracciata solo comprendendo il funzionamento del narcisista (e non attraverso il vocabolario emotivo-relazionale della vittima). Un narcisista non ama. Mai. Di conseguenza, non può essere colpito da ciò che – nella percezione della vittima – risulta come un cambiamento improvviso, ingiustificato e contraddittorio del proprio comportamento. Quindi, nel momento in cui una vittima si ritrova con questo doloroso interrogativo, la risposta è drammaticamente semplice: il narcisismo patologico non prevede amore.





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