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Immagine del redattoreDr.ssa Caudia Scarpati

LA PRESENZA COSTANTE DEL NARCISISTA: l'orologio rotto

Il narcisista si muove in modo da attivare una presenza costante nella vita della vittima.

Tale comportamento non solo fa sì che la vittima continui a voler restare con l’abusante durante la fase della svalutazione, ma che ne senta la mancanza anche e soprattutto quando la relazione è ormai conclusa. In quella fase, il narcisista è sempre presente: nei pensieri, nei ricordi, nelle emozioni. Tale stato viene deliberatamente creato allo scopo di rendere la vittima costantemente concentrata sul pensiero dell’ex partner.

In tal senso, durante tutta la prima fase della relazione (e poi in maniera intenzionalmente casuale per il resto della relazione) il narcisista impregna la vita della vittima con una serie infinita di piccolissimi elementi di attivazione che andranno ad influenzarla su più livelli. Un libro, una fotografia, un profumo, una canzone, il semaforo di un incrocio, un gioco di parole, il titolo di un film. Anche nel momento in cui il narcisista è fuori dalla vita della vittima, basterà uno stimolo apparentemente insignificante per innescare una reazione emotiva ed il ricordo del narcisista invaderà la mente della vittima generando uno stato di euforia e/o nostalgia connesso al ricordo di quel momento meraviglioso.

L’obiettivo è quello di far sì che la vittima voglia restare o tornare con l’abusante, rendendosi così suscettibile ai futuri tentativi di manipolazione e riaggancio.

In quest’ottica, si va a creare un congelamento nello scorrere del tempo della vittima, che resta impigliata nelle lancette perverse dell’orologio del narcisista. Il tempo sembra non passare mai, in un costante presente/passato fatto di ricordi alterati ed emozioni indotte.




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