Un narcisista nasce all'interno di una famiglia profondamente disfunzionale, la cui caratteristica principale è l'utilizzo del meccanismo di difesa della Negazione. Questo avviene sia rispetto agli stati emotivi interni - cioè vengono negate le emozioni del bambino definendole esagerate o recitate -, sia rispetto agli eventi esterni, cioè il bambino o la bambina sono costretti a mantenere segreti gli episodi che accadono all'interno della famiglia. Questo stile relazionale porta ad importanti disturbi dell'affettività che coinvolgono l'intera famiglia.
Le famiglie narcisistiche sono solitamente chiuse, solitarie ed autarchiche, sono profondamente evitanti ed incoraggiano il ritiro sociale. I membri delle famiglie disfunzionali si sentono deprivati su un piano sociale, culturale od economico e reagiscono con invidia, rifiuto, auto isolamento e rabbia, in una sorta di psicosi condivisa. L'aggressività rappresenta la costante di queste famiglie; la violenza e l'abuso possono essere verbali (umiliazioni e svalutazioni), psicologiche, emotive o fisiche.
La famiglia disfunzionale giustifica la propria posizione enfatizzando la propria presunta superiorità ed efficienza, in una sorta di drammatico gioco della "volpe e l'uva".
L'approccio alla vita in questo tipo di famiglie prevede la considerazione di alcuni tratti, quali ad es. l'intelligenza, come espressione di superiorità e vantaggio sugli altri. Queste famiglie incoraggiano l'eccellenza, ma solo come aspetto finalizzato ad uno scopo: tale scopo è solitamente altamente narcisistico (essere ricco, famoso, potente, ecc.). Alcuni narcisisti, cresciuti in questo tipo di ambiente, reagiscono rifugiandosi in un mondo immaginario nel quale sono in totale controllo emotivo e fisico sull'ambiente che li circonda. Ma laddove la propria energia vitale dovrebbe essere orientata verso le relazioni esterne, il narcisista la dirige completamente su se stesso.
La fonte di tutte le problematiche del narcisista risiede nel credere che tutte le relazioni finiranno inevitabilmente nell'umiliazione, nel tradimento, nel dolore e nel rifiuto. Tale convinzione è il risultato dell'indottrinamento ricevuto dalle figure primarie di riferimento nei primissimi anni di vita, gli anni della strutturazione della personalità di un individuo. Inoltre, il narcisista tende costantemente ad una generalizzazione: ogni interazione emotiva, ogni relazione intima prevederà un abuso. Legarsi ad un posto, ad un lavoro, ad un ideale, invariabilmente condurrà ad un finale abusante così come il legarsi ad una persona.
Questo è il motivo principale per il quale un narcisista rifiuta l'intimità emotiva, le amicizie autentiche, l'amore e tutte le emozioni che fanno riferimento all'attaccamento, alla perseveranza, all'impegno reciproco, alla progettualità, . Il narcisista investe unicamente nelle cose nelle quali sente di poter essere in pieno, totale ed assoluto controllo: se stesso e, talvolta, neanche quello.
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