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Immagine del redattoreDr.ssa Caudia Scarpati

COSA PROVA UN NARCISISTA?

Aggiornamento: 27 nov 2019

Nell’esperienza del narcisista i sentimenti rappresentano un baglio inutile, un peso, una zavorra. Quando li riscontra nella propria partner, ne percepisce la responsabilità connessa e se ne sente schiacciato. L’emotività della partner lo costringe ad un’analisi introspettiva che lo mette spalle al muro: egli non prova alcun sentimento. Ma sono proprio i sentimenti della partner che permettono al narcisista di schiacciarla e, soprattutto, di manipolarla.

La leva su cui poggia tutto l’impianto abusante del narcisista è proprio il sentimento che la vittima prova per lui. Un narcisista non ha mai acquisito capacità emotive, non le ha mai sviluppate. Come un macchinario efficiente e ben disegnato, è assolutamente privo di empatia.

Tuttavia, non è completamente privo di emozioni. È infatti in grado di provare unicamente quelle finalizzate al recupero di carburante, di rifornimento narcisistico.

Può sentire la RABBIA, quella che gli assicura di poter continuare ad esercitare controllo sugli altri e quindi di trarre carburante da essi. Sente l'INVIDIA, che lo spinge a mortificare e svalutare tutto ciò che di bello c’è nell’altro, nella consapevolezza che non avrà mai dentro di sé quelle stesse caratterisitiche e abilità. Sente la GELOSIA, che lo induce a cercare di umiliare ed isolare l’altro, scatenando reazioni finalizzate a produrre rifornimento narcisistico. Sente ODIO e FRUSTRAZIONE, ed utilizza questi sentimenti come lenti attraerso le quali mettere a fuoco il mondo che lo circonda. Un mondo nel quale non è più in grado di navigare. L’odio del narcisista è puntuale, feroce, diretto, ed è quello che nutre la sua capacità di andare avanti, elettrizzandolo ongi volta che riesce ad ottenere un risultato in termini di potere e controllo.


Tutte queste emozioni hanno un unico scopo: il recupero di carburante. Sono le uniche esperienze emotive concesse a chi è affetto da Disturbo Narcisistico di Personalità. Non c’è alternativa: né per la vittima, che non sarà mai in grado di suscistare in lui amore, empatia, compassione, né per il carnefice.





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